Affettato di mezzanotte

di Alice Amerio
lunedì 18 settembre 2023

Si era svegliato nel mezzo della notte per le lamentele del suo stomaco. I brontolii non volevano fermarsi e non poté far altro che prendere la torcia e alzarsi di soppiatto.

 

Gli avevano detto di smetterla con gli spuntini notturni, ma ormai era diventata un’abitudine.

 

In cucina aprì delicatamente il frigorifero. Erano rimaste alcune fette di prosciutto. Ne sarebbe bastata una per fare un panino e nessuno se ne sarebbe accorto. 

 

Decise comunque di prendere un piattino dalla credenza per evitare di sbriciolare e lasciare tracce del suo passaggio. 

 

Si avvicinò alla vetrinetta vicino al frigorifero e la aprì. Dentro era stipata di tazzine e piatti di ogni genere. Ospitava persino una bambola di porcellana. Era della madre, ed era stata rinchiusa là dentro per conservarla al sicuro da eventuali cadute. Il suo volto lattiginoso e quegli occhietti polverosi che fissavano di continuo, l’avevano sempre inquietato. 

 

Puntando la torcia scelse un piattino. Ma proprio mentre lo stava estraendo urtò accidentalmente la pallida bambina. Sobbalzò per il tintinnio e, sperando che nessuno l’avesse sentito, si affrettò a richiudere il mobile. 

 

Sul tavolo compose velocemente il panino e diede un morso sbriciolando ovunque. Mentre stava per addentare una seconda volta un inaspettato sonno acuminato gli piombò addosso. La vista si appannò e il corpo si afflosciò sul tavolo. 

 

 

 

Poco dopo, con la casa ancora avvolta nel silenzio, decise di ripulire tutto. Voleva evitare che qualcuno si svegliasse l’indomani scoprendo il macello che giaceva sul tavolo. Non poteva lasciar traccia della sua fuga notturna.

 

L’unica soluzione era affettare bene ogni parte e nascondere tutto al suo posto.

 

Strinse bene il coltello con le manine bianche e affondò un colpo deciso, staccando di netto il collo. Poi continuò ad affettare i restanti pezzi del corpo. Ad ogni movimento si vedeva riflessa nella lama. La sua porcellana era stata crepata e una miriade di fessure si erano aperte su quel viso intaccato dal tempo.

 

Una volta finito posizionò la testa del bambino al centro del piattino. Era consigliato conservarla in un luogo fresco e asciutto. Lei ne conosceva uno perfetto per i futuri brontolii notturni. 

 

Text by Alice Amerio

Maschera by Ghoulish Productions (Creepy Doll Face)

©Riproduzione Riservata